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GALLERIA D'ARTE FONDANTICO DI TIZIANA SASSOLI

INCONTRO CON LA PITTURA 32

Collezione 2025

Dipinti dal XVI al XVIII secolo

Bologna, 8 NOVEMBRE - 20 DICEMBRE 2025

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COMUNICATO STAMPA

Nei prestigiosi spazi di Casa Pepoli Bentivoglio nel cuore di Bologna (Via de’ Pepoli 6/E) inaugura
sabato 8 novembre il trentaduesimo Incontro con la pittura organizzato dalla Galleria d’Arte Fondantico.
Intitolata Collezione 2025, la mostra presenta quest’anno una importante raccolta di dipinti eseguiti da
maestri, non solo emiliani, attivi tra il Cinquecento e la fine del Settecento.
Il percorso espositivo si apre con le opere di due protagonisti del vario e articolato panorama dal
Manierismo bolognese, Ercole Procaccini, capostipite di un’importante famiglia di pittori, cui spetta
la tavola con la Madonna con il Bambino in gloria con i santi Pietro e Paolo, e Lorenzo Sabatini, autore di una grande tela, datata 1567, raffigurante Mercurio che consegna la mela d’oro a Paride. Di poco successivo è il rame, smagliante come uno smalto, di Francesco Cavazzoni, noto soprattutto come storiografo, al quale la critica assegna una serie di quadretti derivati da incisioni cinquecentesche, in questo caso L’Assunzione e l’incoronazione della Vergine di Albrecht Dürer. Di uno dei più grandi, e amati, maestri del Seicento italiano, il centese Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, si presentano due opere: una tavoletta raffigurante La fuga in Egitto, primizia giovanile, databile al 1615 o poco dopo, nella quale il paesaggio ricopre un’importanza primaria, vista l’ampiezza della veduta che si apre alle spalle delle
figure; e un fresco dipinto su rame, anch’esso destinato al collezionismo, con la Maddalena penitente,
probabilmente realizzato intorno al 1622-23, durante il suo soggiorno romano. A rinfoltire la quadreria
seicentesca intervengono la coppia di tele con Baccanali di putti nelle quali Pier Francesco Cittadini,
allievo di Guido Reni, ha la possibilità di esibire il suo peculiare gusto paesaggistico; la scenografica
Flagellazione di Cristo di Domenico Maria Canuti, che si distinse nel campo della grande decorazione di
gusto barocco tra Bologna e Roma (dove fu eletto accademico di San Luca ed eseguì i grandiosi affreschi
in palazzo Altieri e nella chiesa dei Santi Domenico e Sisto); e la tela raffigurante il tenero abbraccio tra
Gesù Bambino e San Giovannino di mano di Girolamo Negri, che si guadagnò il soprannome di
Boccia probabilmente per la sua passione per il vino. Il genere dalla natura morta di fiori è rappresentato
in mostra dalla grande tela di Elisabetta Marchioni, attiva a Rovigo tra il XVII e il XVIII secolo,
mentre la scena di soggetto popolaresco da Giacomo Francesco Cipper detto Todeschini, maestro
austriaco documentato con successo a Milano dalla fine del Seicento. La coppia di dipinti di Giuseppe
Zola, pittore di origine bresciana largamente attivo a Ferrara, dimostra invece la sua abilità nel genere
del paesaggio, perlopiù animato da scene bibliche o storiche. Transitando nel XVIII secolo s’incontrano
le opere di due esponenti della vivace stagione del barocchetto bolognese, Francesco Monti, autore di
due eleganti ovali con La strage degli innocenti ed Ester e Assuero, e Giuseppe Varotti, di cui si presenta un raffinato olio carta con l’Annunciazione. Al virtuoso pennello di uno dei protagonisti assoluti della cultura pittorica del secondo Settecento italiano, Gaetano Gandolfi, al cui rilancio in ambito internazionale ha contribuito in maniera determinante il lavoro di ricerca svolto da Fondantico negli ultimi decenni,
appartengono il teatrale dipinto raffigurante il mito di Semele, che, gravida di Giove, cade nel tranello
di Giunone e chiede all’amante di mostrarsi in tutto il suo fulgore rimanendone però incenerita; e la
fresca tela, più o meno coeva, con gli Argonauti, già esposta alla celebre Mostra del Settecento bolognese del 1935. Chiudono il percorso di mostra, che, come di consueto, costituisce un’occasione imperdibile per
collezionisti e appassionati degli Old master paintings, due belle tempere di Vincenzo Martinelli, il più
importante e apprezzato paesaggista bolognese della seconda metà del XVIII secolo.


SCHEDA TECNICA

TITOLO MOSTRA:
Collezione 2025
Dipinti dal XVI al XVIII secolo

PERIODO:
8 novembre – 20 dicembre 2025

INAUGURAZIONE PER IL PUBBLICO:
Sabato 8 novembre 2025 dalle ore 16.00

SEDE E INFORMAZIONI:
Galleria Fondantico di Tiziana Sassoli, Via de’ Pepoli 6/E Bologna Tel e fax 051.265980

ORARIO:
Lunedì - sabato: 10.00 - 13.00/16.00 - 19.00

OPERE: 30

SITO INTERNET
www.fondantico.it

Artemide PR, comunicare con stile.
by Stefania Bertelli
artemide@artemidepr.it - tel. 339 6193818

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