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FONDAZIONE FUTURO ETS
Una Fondazione per costruire un futuro migliore

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COMUNICATO STAMPA

"Una Fondazione per costruire un futuro migliore
Fondazione Futuro, ente benefit dell’Agenzia Generali modenese di via Emilia Est, grazie all’impegno di Perluigi Bancale, è da tempo attiva su progetti rivolti a bambini, giovani, disabili e capaci di offrire opportunità di reinserimento occupazionale a persone a rischio di emarginazione. Quest’ultimo progetto prosegue da tre anni e ha permesso il ritorno al lavoro di oltre 30 persone.

Missione Futuro
Contribuire concretamente a costruire un mondo accessibile a tutte le persone, in cui ciascuno, dal più piccolo al più grande, possa essere parte attiva e integrante della comunità, mettendo a disposizione le proprie capacità e i propri talenti non è soltanto un’idea; è la missione di Fondazione Futuro ETS, realtà modenese no profit nata per aiutare persone emarginate o a rischio di esclusione sociale e occupazionale attraverso strumenti, sociali e educativi, capaci di contribuire alla loro auto realizzazione. Questo impegno nasce dal desiderio di Pierluigi Bancale e della sua famiglia: realizzare progetti di lungo periodo che abbiano, ad esempio, come obiettivo il reintegro nella collettività di persone potenzialmente svantaggiate, ad esempio gli over 50 e le donne sottoccupati o disoccupati, attraverso il loro reinserimento nel mondo del lavoro.

Pierluigi Bancale: “Uomo di successo, imprenditore instancabile e filantropo appassionato”
Attivo, da oltre un trentennio nel settore delle Assicurazioni, Pierluigi Bancale è titolare dal 1999 dell’agenzia Generali di Via Emilia Est, a Modena, che conta una settantina di professionisti tra dipendenti di Agenzia e collaboratori commerciali, sei sedi aziendali e oltre 20mila persone che vi si rivolgono, sostenute da un team preparato e affidabile che è ‘vero partner di vita’ per ogni cliente. L’Agenzia Generali di Via Emilia Est ha anche una business school, Gate 971, che offre un percorso continuo di alta formazione a tutti i professionisti. L’attività di Pierluigi Bancale non si limita, tuttavia, all’ambito professionale: egli è “uomo che agisce per l’uomo”. La sua attenzione per il sociale lo ha portato a concretizzare il suo desiderio di aiutare gli altri. “Uomo di successo, imprenditore instancabile e filantropo appassionato”, come egli stesso si definisce nella quarta di copertina del suo libro:""Perché l'ho fatto – Perché troppi hanno detto che non potevo"", uscito nel gennaio di quest’anno, Pierluigi Bancale ha fondato nel 2018 l’Associazione Futuro Onlus, ente benefit di Agenzia Generali Via Emilia Est, che recentemente ha modificato il proprio profilo giuridico, divenendo Fondazione Futuro ETS. Modifica formale, ma anche sostanziale e di crescita, che garantisce una visione di lungo periodo a questa realtà che, nel tempo, ha ampliato il proprio raggio d’azione e il numero di beneficiari, passando da dimensione locale a nazionale.

Fondazione Futuro, l’impegno e i progetti
Lo staff di Fondazione Futuro, anche attraverso la rete di partnership costruita nel tempo, vuole dare risposta alle necessità di persone, donne e uomini over 50 gravemente disoccupati, puntando a ricollocarli nel mondo del lavoro, per il quale generalmente considerati ‘troppo anziani’, attraverso corsi, attività formative e strumenti utili alla loro auto realizzazione, così da ridare loro dignità e nuova speranza di futuro, togliendoli dal rischio di esclusione sociale. Il progetto si chiama “Talento riscoperto” e ha finora permesso ad oltre 30 donne e uomini che avevano perso il lavoro in età ‘avanzata’ di ritrovare una collocazione occupazionale, consona alle proprie capacità e attitudini. “Il Talento riscoperto” si aggiunge ad altre iniziative, come “FA.TE.”, simile negli intenti e rivolto a donne residenti nella Casa di Giustizia, “Unici e basta”, “Un Villaggio per crescere”, dedicati alle nuove generazioni e “Tre step”, per l’inclusione, tramite la comunicazione, di persone diversamente abili.

I PROGETTI DI FONDAZIONE FUTURO
Il Talento riscoperto
Ha avuto inizio nel 2021 e ha per obiettivo il reintegro nel mondo del lavoro di uomini e donne over 50. Fondazione Futuro, di cui Diletta Naldoni è la responsabile, favorisce l’inserimento in forma stabile di persone definite “nuovi poveri”: coloro che, pur non rientrando in categorie determinate e censibili, hanno subito processi di indebolimento e marginalizzazione, anche a seguito della recente pandemia, che hanno comportato la loro esclusione dal mondo del lavoro. “Il Talento Riscoperto” è rivolto a chi ha almeno 50 anni e vive in Italia, ha conseguito il diploma di scuola superiore, è disoccupato da almeno 3 mesi, ha maturato come minimo 5 anni di esperienza lavorativa, non ha in corso altri programmi pubblici o privati per il supporto al ricollocamento o alla creazione d’impresa. Tre le azioni previste dal progetto, la cui partecipazione è gratuita: 1. Individuare e scegliere i destinatari, in accordo con altri soggetti del territorio 2. Attivare colloqui individuali e lavori di gruppo con professionisti che fanno capo alla Fondazione e che sono esperti nell’assistenza alle persone nella rivalutazione delle propria identità professionale, nella riscoperta e valorizzazione delle loro competenze e risorse, nella considerazione del mercato del lavoro in una nuova prospettiva. 3. Identificare attività formativa specifica, individuando tirocini di formazione o altri tipi di contratto, per ogni destinatario, sulla base del percorso individuale delineato, così da favorirne l’inserimento lavorativo, avvalendosi della rete di contatti di tutti i soggetti che aderiscono al progetto.

FA.TE
Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la possibilità di lavoro per donne sotto-occupate o non occupate residenti nella Casa di Giustizia, quindi con trascorsi complessi, che portano all’emarginazione sociale. L’idea è aiutarle concretamente nel percorso per la ricerca del lavoro, favorendo la loro autodeterminazione. L’azione è svolta tramite la formazione e lo sviluppo di competenze tecniche e relazionali dei loro “facilitatori territoriali”. Si tratta solitamente di volontari con cui svolgono incontri quotidiani, ma non sempre essi hanno le capacità e le competenze per dare loro un supporto “reale ed efficace”. La formazione sarà realizzata da collaboratori della Fondazione Futuro che già stanno realizzando il progetto il Talento Riscoperto, che ha finalità simili.

Unici e basta
E’ un progetto per le scuole della provincia modenese, un cortometraggio (spin off del film “AUTentico e possibile”) girato prevalentemente con gli smartphone degli studenti. “Unici e basta” è realizzato da Fondazione Futuro in partnership con la società di produzione cinematografica Zoom Srl, con il sostegno della Fondazione di Modena e il patrocinio del Comune di Modena. Il tema, la diversità, é trattato in modo partecipato e attivo, cercando di ampliare il punto di vista delle nuove generazioni sull’accettazione di sé, in quanto individuo unico e speciale. L’iniziativa di mobile-film making ha coinvolto gli studenti del Liceo Scientifico ‘Sacro Cuore’ di Modena.

Un villaggio per crescere

Si tratta di un progetto proposto e coordinato su scala nazionale dal ‘Centro per la salute del bambino’, finalizzato a migliorare l’accesso e la qualità ai servizi educativi per l’infanzia in comunità caratterizzate da difficoltà economiche e sociali. In spazi messi a disposizione gratuitamente, bambine e bambine di età compresa tra 0 e 6 anni e i loro genitori possono incontrarsi e trascorrere tempo insieme. L’obiettivo, oltre a favorire la socialità, è offrire un luogo fisico che, tramite educatori formati, favorisce l’avvicinamento dei bambini che vivono in contesti di povertà educativa ad attività di qualità, come la lettura, il disegno, l’osservazione, il gioco e la musica.
Tre step (Inclusione, attraverso la comunicazione, di persone diversamente abili)
Il progetto prevede l’attuazione di tre passi concreti per implementare prassi sperimentali di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). Si svolge all’interno del Charitas Asp, Istituto socioriabilitativo residenziale per persone disabili adulti gravi/gravissimi, che ha sede a Modena.
STEP A. Sondaggio in merito alle abilità comunicative degli ospiti ad opera di personale educativo esperto. L’analisi è svolta su una cinquantina di ospiti e si profilano i casi inclusi nella sperimentazione.
STEP B. Acquisizione della conoscenza tecnica da parte del personale attraverso la partecipazione di un educatore e di un Operatore Socio Sanitario al Master di CAA: “La Comunicazione Aumentativa Alternativa: strumenti per l’autonomia”, dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell’Adulto (Direttore: Prof. Elisabetta Genovese).
STEP C. Attivazione di un Centro di consulenza rivolto all’esterno, unico in tutta l’Italia, capace di autofinanziarsi (valutazioni tecniche a cura dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia"

Artemide PR, comunicare con stile.
by Stefania Bertelli
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